UNSTABLE - ASYMMETRICAL - IMPERFECT - AMBIGUOUS
My aesthetics does not arise from the sum of formal solutions but from the compactness of the basic concepts and from the intertwining of personal interests and values. If my idea of beauty has a shape, it is described by adjectives as imperfect and unstable. What I try to build, are communication spaces and as such they must remain open and not completely defined, to leave others the opportunity to interact and integrate the message with their own experiences. I'm not looking for a relationship of contemplation but of exchange. Ideally, I'll wait for an answer. Each technique is a support, never the end of the research and I investigate it until it matches the purpose for which I want to use it.
In this perspective, perfection is an involution, an assertion that closes in on itself. The denial of dialogue. Asymmetry, even only of levels of experience, is a potential reserve of movement and exchange. Communicating vessels not yet in equilibrium..
Even when the parts are clearly recognizable, if not taken from serial elements like the pages of a magazine, ambiguity is embedded in each one's interpretation. I thought for a long time that the images I built revealed too much about my personality and my experience, when instead in the eyes of others they told something else, returned a reflection of themselves, or remained indecipherable. Comforting, like knowing our thoughts can't be read and profoundly liberating. An observation that allowed me not only to show what I have produced but to find its deepest meaning.
INSTABILE - ASIMMETRICO - IMPERFETTO - AMBIGUO
La mia estetica non scaturisce dalla somma delle soluzioni formali ma dalla compattezza dei concetti di fondo e dall’intreccio tra interessi e valori personali. Se la mia idea di bellezza ha una forma, questa è descritta da aggettivi come imperfetta e instabile. Quello che cerco di costruire sono spazi di comunicazione e in quanto tali devono rimanere aperti e non completamente definiti, per lasciare ad altri la possibilità di interagire e integrare il messaggio con le proprie esperienze. Non cerco un rapporto di contemplazione ma di scambio. Idealmente, resto in attesa di una risposta. Ogni tecnica è un supporto, mai il fine della ricerca e la indago fino a quando non combacia con lo scopo per cui voglio utilizzarla.
In quest’ottica, la perfezione è un’involuzione, un’asserzione che si chiude su se stessa. La negazione del dialogo. L’asimmetria, anche solo di esperienze vissute, è una riserva potenziale di movimento e scambio. Vasi comunicanti non ancora in equilibrio.
Anche quando le parti sono chiaramente riconoscibili, se non prese da elementi in serie come le pagine di una rivista, l’ambiguità è racchiusa nell’interpretazione di ognuno. Ho pensato a lungo che le immagini che costruivo svelassero fin troppo della mia personalità e del mio vissuto, quando invece agli occhi degli altri raccontavano altro, restituivano un riflesso di loro stessi oppure restavano indecifrabili. Confortante, come sapere che i nostri pensieri non possono essere letti, e profondamente liberatorio. Un’osservazione che mi ha permesso non solo di mostrare quanto realizzato, ma di trovarne il senso più profondo.